Questo Oratorio rappresenta un duplice percorso: quello di Padre Felice Prinetti che adempie la sua vocazione non solo come
presbitero ma anche come fondatore e ispiratore di una nuova famiglia religiosa; il secondo è quello di un’Anima alla ricerca del
proprio posto all’interno della Chiesa e che proprio attraverso la costruzione e la rivelazione del carisma delle Figlie di San
Giuseppe trova finalmente il suo posto e la sua realizzazione, cosa che non riusciva a fare prima della nascita di questa comunità̀
religiosa.
L’azione si apre con il coro di ingresso in cui tutta la Chiesa, con vesti bianche inneggia al servo di Dio cantando l’inno del proprio
dei santi. Da qui il terzetto (Vieni o Spirito) in cui i tre personaggi (la Chiesa, Padre Prinetti e l’Anima) vengono presentati.
La Chiesa invoca lo Spirito Santo che la adorni come una sposa con i suoi doni e carismi, Prinetti che rivela il progetto della
comunità̀ e l’Anima che si apre a questa chiamata.
Il primo dono che viene rivelato è la custodia speciale di San Giuseppe alla comunità (Preghiera a San Giuseppe) la lettera e l’aria
(Beato Giuseppe).
Il secondo dono è quello della croce portata con gioia (lettera e coro – o Crux Gloriosa).
Il terzo è l’orazione (lettera), dialogo con l’Anima (duetto).
Nell’ultima parte la Chiesa riconosce e manifesta questo carisma (lettera) e canta l’invito ad unirsi a Dio, intrecciando le parole della
liturgia con quelle di Padre Prinetti e l’Anima, ora sposa di Cristo, riconosce il suo posto nella Chiesa e riconosce la sua vocazione
(Io fui creata).
L’Oratorio si conclude con l’unione di tutti i personaggi che si scoprono far parte della Chiesa da sempre cantando la Santa
Allegrezza.
